In questa lezione imparerai quali sono gli elementi testuali e grafici (oltre alle note) presenti in una pagina di musica
Una pagina di musica non è solo una sequenza di note scritte sul pentagramma: ci sono molte informazioni in più, veicolate da scritte o elementi grafici.
Cominciamo vedendo come si presenta una partitura, cioè una pagina di musica.

È molto densa: vediamo nel dettaglio gli elementi che la compongono, al di là delle note.
In rosso troviamo:
- il titolo;
- il nome del compositore o della compositrice;
- lo strumento;
- il carattere generale del pezzo.
Abbiamo poi altri elementi indispensabili:
- la parentesi graffa che indica che i due pentagrammi sono un’unica riga di musica;
- le chiavi musicali che ci dicono quali note e in che posizione sulla tastiera suona ciascuna mano;
- il tempo in chiave, scritto una sola volta all’inizio del pezzo.

Altre indicazioni riguardano la dinamica, ovvero tutto ciò che riguarda il volume: forte, piano, mezzoforte, crescendo, diminuendo. Altre ancora riguardano l’articolazione del suono: staccato, legato, tenuto.

Potremmo avere anche indicazioni riguardanti l’agogica, ovvero la velocità: accelerando, rallentando, più veloce, più lento.
L'interpretazione
Tutti i segni che non sono delle note vanno interpretati: infatti,
la scrittura delle note ci dà un'informazione molto precisa unicamente
sull'altezza dei suoni e sulla loro durata.
Invece, le
indicazioni di volume, articolazione del suono, velocità, carattere
del brano, sono talvolta vaghe: quanto forte è un "forte"? quanto
bisogna rallentare? Possiamo fare uno staccato cortissimo o morbido, crescere tantissimo o solo poco, eccetera.
Tutte le scelte che facciamo cambiano "l'interpretazione" del
brano, rendendolo personale.
La musica non è fatta solo dei suoni scritti in partitura, ma da come li sentiamo e li pensiamo! I musicisti sono come degli attori che decidono che tono dare alle parole che stanno recitando...